Letture d’autunno

Dopo una lunga pausa di due anni e mezzo, a settembre siamo finalmente tornate all’Istituto di Cultura di Amburgo per le letture mensili in presenza.  

È stata un’emozione forte ritrovarsi dopo tanto tempo faccia a faccia e ci siamo quasi commosse. Due anni e mezzo sono un’eternità per bimbi e bimbe di 3 o 4 anni. C’è chi ormai sa già leggere, e chi due anni fa veniva in culla e adesso ascolta con attenzione e risponde a tutte le domande.

L’Istituto Italiano di Cultura anche con la nuova direttrice ci ha accolto con la consueta disponibilità e cura, mettendoci a disposizione le sale al piano terra e offrendoci tutto il supporto.

Con grandissimo piacere abbiamo rincontrato vecchie conoscenze e con altrettanto piacere abbiamo fatto conoscenza con tante famiglie nuove.
Tutti i bambini e le bambine sono benvenuti, non importa che sappiano perfettamente l’italiano o che lo capiscano solo a tratti: la magia delle storie unisce e cattura l’attenzione. Noi cerchiamo di agevolare la comprensione sciogliendo l’atmosfera e facendo un’introduzione alle storie. Il resto viene da sé.

A settembre abbiamo iniziato con il divertentissimo “Prosciutto e uova verdi” del Dr. Seuss (traduzione di Anna Sarfatti) edito da Giunti Junior e poi abbiamo letto “Tempestina” di Lena Anderson nella traduzione di Laura Cangemi, LupoGuido editore, un albo ancora dal sapore d’estate, con atmosfere nordiche e giochi fatti di conchiglie e legnetti raccolti in spiaggia.

In ottobre ci siamo dedicate all’autunno e alle emozioni leggendo il delicatissimo “Io sono foglia” di Angelo Mozzillo e Marianna Balducci edito da Bacchilega che da grande spazio alla fantasia; per i più grandini avevamo scelto “Un grande giorno di niente” di Beatrice Alemagna, edito da Topipittori, sul piacere di scoprire le piccole cose e lasciarsi guidare dagli incontri fortuiti.

Per novembre abbiamo scelto di sperimentare “Io sono il più forte” di Mario Ramos (traduzione di Federica Rocca) nella versione Kamishibai di Babalibri e poi abbiamo letto e osservato “Al museo” di Susanna Mattiangeli e Vessela Nikolova edito da Topipittori per introdurre il tema del museo, parlare dei musei della nostra città e invitare i più grandini alle letture al museo previste per fine mese.

Felicissime di aver ripreso, stiamo mettendo in cantiere tanti progetti per offrire anche nuovi formati e venire incontro alle esigenze della community di bambine e bambini italofoni di Amburgo.

Chiunque desideri rimanere aggiornato riguardo alle prossime letture di Storie in Valigia ad Amburgo può mandarci una mail e chiedere di venire inserito nella mailing list apposita, al link qui sotto!

Kita Schatzkiste: la scuola dell’infanzia bilingue ad Amburgo

Esistono scuole italiane ad Amburgo? Ci sono realtà scolastiche in cui i bambini possano interagire in italiano sin dalla prima infanzia?

Queste sono le domande che si pongono i genitori italiani arrivati ad Amburgo e che ritroviamo con maggior frequenza nei forum di italiani expat.

Per fortuna qui in città esistono da decenni alcune strutture di riferimento per i bimbi della comunità italiana – per i più piccoli in età prescolare c’è la Kita Schatzkiste.

Questa scuola d’infanzia si trova a Lockstedt, nella zona nord-ovest della città, e offre un gruppo bilingue per bambini a partire dai 3 anni, con personale di madrelingua italiana. La Schatzkiste fa capo alla Deutsches Rotes Kreuz, la Croce Rossa tedesca, e lo scorso anno ha festeggiato ben 60 anni di attività!

Schatzkiste: nido e scuola dell'infanzia Amburgo

Ecco qui una sintetica descrizione di questa importante realtà per la comunità italoamburghese.

Schatzkiste – nido e scuola dell’infanzia bilingue

La Schatzkiste è una struttura inserita nella rete delle scuole d’infanzia del comune di Amburgo ed è accessibile tramite il sistema dei Gutschein rilasciati dalla città.

È costituita da due gruppi di asilo nido per bambini fino a tre anni, nei quali la lingua utilizzata è il tedesco; due gruppi di scuola dell’infanzia – uno dei quali bilingue –  e un gruppo famiglia con bambini di età mista nel quale si punta sull’interazione e il supporto reciproco fra bambini di età diverse.
I bambini più grandi ogni lunedì e mercoledì partecipano al gruppo Vorschule, dedicato all’ultimo anno prescolare e nel quale vengono preparati ad affrontare la scuola primaria.

Alla Schatzkiste, oltre alla direttrice e vicedirettrice, lavorano 14 fra educatrici ed educatori, di cui tre di lingua italiana.

Nel modello pedagogico di riferimento di questa scuola dell’infanzia il focus del lavoro degli educatori e l’ambiente stesso sono concentrati su “corpo, movimento e salute” del bambino.
Accompagnati dalle proposte degli insegnanti, I bambini possono muoversi, correre, arrampicarsi, saltare e scatenarsi, arrivando a conoscere sé stessi, il proprio corpo e l’ambiente.

Grazie agli ampi spazi al chiuso e all’aperto in cui vengono proposti regolarmente giochi di movimento ed esperienze nella natura, e alla cucina interna in cui vengono preparati i pasti da personale certificato FIT KID (anziché affidarsi ad un catering come in altre strutture), i bambini trovano le basi per una crescita sana ed equilibrata.

L’italiano nella Kita Schatzkiste

L’italiano è arrivato nella Schatzkiste nei primi anni del 2000 con un corso pomeridiano offerto in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, mentre nel 2007 è stato attivato il primo gruppo bilingue tedesco-italiano.

Attualmente uno dei gruppi per bambini da 3 a 6 anni, le Stelline di mare (Seesternchen), è bilingue e viene gestito da tre educatrici di cui una italiana, che parla con i bambini esclusivamente in italiano.

Inoltre uno degli educatori del gruppo famiglia è di lingua italiana e può all’occorrenza interagire in italiano con i bambini del proprio gruppo o anche degli altri.
È anche in arrivo una nuova educatrice italiana che andrà a supportare e ampliare l’offerta linguistica.

Nonostante l’italiano sia “lingua ufficiale” solo in uno dei gruppi, nella Schatzkiste c’è una cultura dell’italiano diffusa, per cui è sempre possibile interagire in italiano con qualcuno degli educatori o educatrici, e anche i bambini fra loro, pur prediligendo il tedesco, si trovano in alcune occasioni a dialogare in italiano.

Le attività in lingua italiana nella scuola dell’infanzia Schatzkiste

Nel gruppo bilingue il tradizionale incontro del mattino, il Morgenkreis, si svolge in italiano ed è sempre condotto da uno dei bambini: si canta una canzone, si contano i bambini, si dice che giorno è e si parla delle attività previste per la giornata.
Benché la lingua ufficiale del Morgenkreis sia l’italiano, ovviamente i bambini non vengono forzati e possono scegliere autonomamente quale lingua utilizzare.

Durante il giorno poi vengono proposte altre attività in italiano, ad esempio la lettura di albi illustrati italiani o bilingui, oppure giochi di società come Uno e Dobble. E comunque, al di là di specifiche attività, la lingua italiana fa parte della quotidianità del gruppo ed è integrata in tutti i momenti della giornata.

Kita Schatzkiste - libri in italiano

I bambini della Kita Schatzkiste e l’italiano

La conoscenza dell’italiano da parte dei piccoli ospiti della Schatzkiste è molto varia. Qualcuno lo parla perfettamente, ci sono poi dei bilingui passivi e molti bambini di seconda o terza generazione che lo capiscono parzialmente e i cui genitori hanno scelto la Schatzkiste proprio per permettere loro di approfondirne la conoscenza. Ci sono anche bimbi di famiglie tedesche che semplicemente apprezzano la lingua e la cultura italiane e hanno deciso di offrire ai propri figli questo valore aggiunto.
La maggior parte dei bambini di lingua italiana frequenta il gruppo bilingue, tuttavia non è raro che famiglie con entrambi i genitori italiani scelgano per i propri figli uno dei gruppi non bilingui: in questo modo i bambini imparano in fretta il tedesco, avendo però all’occorrenza la possibilità di comunicare in italiano, e anche i genitori possono contare sul personale di lingua italiana per i colloqui.

Com’è strutturata la giornata alla Kita Schatzkiste

Scuola dell'infanzia bilingue ad Amburgo

Alle 7 arrivano i primi bambini, che rimangono tutti insieme fino alle 8 nel gruppo dedicato ai genitori che entrano in servizio presto. Alle 8.15 i bambini raggiungono i propri gruppi e si ha una fase di gioco libero, dalle 8.30 alle 9 si consuma la colazione portata da casa. Alle 9.30 si conclude la fase dedicata all’arrivo e inizia la riunione mattutina nella quale si parla dei progetti della giornata e di temi rilevanti. Alle 10 iniziano le attività, sia quelle organizzate dalle educatrici ed educatori all’interno dei gruppi, sia quelle fisse, come l’educazione musicale che si svolge ogni giovedì, il corso d’inglese il lunedì o la palestra il giovedì. Il martedì è dedicato a gite ed escursioni; particolarmente amate dai bambini sono quelle nella natura e nella biblioteca de quartiere.
Alle 12 si pranza e alle 13 c’è una mezzora dedicata al riposo con l’ascolto di audiolibri, letture o musica rilassante.
Per chi si ferma anche il pomeriggio, alle 14 iniziano le nuove attività, mentre fra le 16 e le 18 è attivato il servizio del tardo pomeriggio per genitori che lavorano più a lungo.

Per maggiori informazioni sulla Kita Schatzkiste potete rivolgervi direttamente a loro ai seguenti contatti:

Tel.: 040 – 58979522 
kita-schatzkiste@drk-kiju.de
https://www.drk-kiju.de/einrichtungen/kinderhaus-schatzkiste/kontakt.html

Ringraziamo la direzione della Kita Schatzkiste e l’educatrice Caterina Balsarin per le informazioni e la gentile concessione delle fotografie.

Lingua e cultura italiane all’Università Leuphana di Lüneburg

Da qualche tempo l’Università Leuphana nella deliziosa cittadina di Lüneburg, a una cinquantina di chilometri da Amburgo, sta dedicando sempre più spazio alla lingua e alla cultura italiane.

Non solo è possibile imparare l’italiano nel centro linguistico dell’università ed esercitare la lingua negli incontri dello Sprachcafé, partecipare al progetto Erasmus in Italia scegliendo fra numerose università partner, ma si può addirittura scegliere un corso di studi condiviso con l’università di Genova frequentando in entrambi gli atenei e conseguendo un doppio titolo di studi in cultura, lingua e letteratura.
Anche alla filosofia italiana l’università della storica cittadina anseatica dedica particolare attenzione e, in cooperazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, ha organizzato un ciclo di incontri su temi filosofici.

Imparare la lingua italiana all’Università Leuphana di Lüneburg – Sprachenzentrum

Il centro linguistico dell’Università Leuphana offre dei corsi di lingua italiana che permettono a chi partecipa di raggiungere fino al livello B1. I corsi del semestre estivo 2022 sono stati complessivamente sei: tre per il livello A1, due per l’A2 e uno per il B1. Il loro obiettivo è preparare gli studenti e le studentesse a un periodo di studio in Italia – per questa ragione i testi utilizzati sono quelli della collana Universitalia, che permettono di imparare la lingua anche in relazione all’ambiente accademico. 
Gli studenti e le studentesse hanno inoltre la possibilità di approfondire ed esercitarsi nel Selbstlernzentrum (SLZ), il centro per l’apprendimento in autonomia, dove è possibile avere accesso a tanto materiale per lo studio autodidatta delle lingue – sono disponibili anche libri, CD, DVD e altro per la lingua italiana. Il SLZ ha anche un profilo su facebook e instagram con informazioni aggiornate su corsi ed eventi.

Inoltre, grazie al supporto finanziario dell’IIC di Amburgo e del Ministero degli Affari Esteri, sono stati attivati due corsi che fanno parte del modulo Italienisch ab B1+: lingua e cultura italiana e il cui scopo è consolidare le competenze linguistiche che gli studenti e le studentesse hanno sviluppato nei corsi precedenti, inoltre il corso del mercoledì è sempre dedicato ad un tema storico o culturale che viene affrontato leggendo testi di letteratura, saggi o articoli, e guardando film inerenti all’argomento. Si cerca così di offrire una panoramica di determinati periodi storici o fenomeni spesso ignorati o poco conosciuti.

Nel 2022 il tema scelto è stato il sud Italia, con i corsi Scoprire il sud Italia: tradizione e attualità e Conversazione: attualità e cultura pop.
Partendo da una piccola introduzione sulle tradizioni del sud e rifacendosi soprattutto all’opera di Ernesto De Martino e ad alcuni documentari su riti e credenze, si è poi affrontato il tema della mafia – quella siciliana, campana e calabrese. Il corso ha anche toccato i temi legati alla condizione della donna e alla cosiddetta crisi dei migranti.

La Resistenza e il fascismo sono stati tema dell’anno precedente con il corso Attualità della Resistenza al fascismo. Un approccio artistico, tra letteratura e cinema. Anche qui i temi sono stati affrontati attraverso la narrazione letteraria (leggendo testi di Calvino, Vittorini, Elsa Morante, Renata Viganò e altri) e cinematografica (da Rossellini, a Bertolucci, ai fratelli Taviani ecc.).

Sempre tramite lo Sprachzentrum è possibile accedere al programma di tandem linguistico Sprachtandem trovando altri studenti e studentesse con i quali esercitare la lingua.

Un’altra iniziativa molto apprezzata è lo Sprachcafé: un incontro settimanale che permette di esercitare la lingua grazie all’interazione con persone madrelingua. Nel semestre estivo 2022 è stata Matilde Ghiglione, studentessa dall’Università di Genova, a gestire gli incontri, che hanno avuto molto successo.

Corso di laurea condiviso fra le Università di Genova e Lüneburg con conseguimento di un doppio titolo  

Da qualche anno tra l’Università Leuphana di Lüneburg e quella di Genova è nata una collaborazione che dà la possibilità di seguire il corso di laurea magistrale per l’indirizzo Kultur Sprache Literatur (cultura, lingua, letteratura) delle facoltà Kulturwissenschaften: Kritik der Gegenwart (scienze culturali: critica del presente) e Cultural Studies: Culture and Organisation (scienze culturali: cultura e organizzazione) per due semestri in Germania e per due semestri in Italia, rilasciando poi alla fine un doppio titolo. Il progetto è coordinato alla Leuphana dal Prof. Roberto Nigro e all’Università di Genova dal Prof. Joachim Gerdes.
Qui il link dove trovare più informazioni per quanto riguarda gli studi per conseguire il doppio titolo italo-tedesco.

Oltre al programma di doppio titolo l’Università Leuphana partecipa al progetto Erasmus offrendo la possibilità a tutti suoi iscritti di fare un periodo all’estero in una delle ben 17 università italiane partner del progetto.

Filosofia italiana – incontri all’Università Leuphana di Lüneburg

Nel semestre estivo 2022 ha preso il via una serie di incontri di approfondimento sul tema della filosofia italiana aperti a tutti, si tratta di un progetto organizzato dal Prof. Roberto Nigro, dalla Dott.ssa Chiara Stefanoni e da quattro dottorande e dottorandi in filosofia della Leuphana (Lorenzo Capitanio, Rosanna Gioviale, Benedetta Milani, Simone Spinelli) in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo.

I primi due incontri sono stati la Presentazione del libro Italian Theory: il curatore Antonio Lucci in dialogo con Roberto NigroFilosofia italiana e questione animale: incontro con la Dott.ssa Chiara Stefanoni. Il progetto riprenderà poi in autunno.


Foto credits
Si ringraziano per la gentile concessione l’Università di Lüneburg, l’Università di Genova e Matilde Ghiglione.

La biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei luoghi amburghesi in cui trovare albi illustrati e letteratura per bambini e ragazzi.

L’indirizzo più conosciuto a cui rivolgersi è naturalmente l’Istituto Italiano di Cultura, che è dotato di una splendida biblioteca con una sezione dedicata ai libri per bambini e ragazzi.

Ve lo avremmo già voluto presentare tempo fa, ma la pandemia ha reso tutto più difficile. Adesso, finalmente, la biblioteca torna ad aprirsi per il prestito e per gli eventi.

Vi annunciamo inoltre l’arrivo di nuovi splendidi albi illustrati e romanzi per ragazzi, già catalogati e disponibili per il prestito!

Siamo appena state a visitare la biblioteca accompagnate della bibliotecaria Stefania Frusciante che ci ha istruite sul funzionamento del prestito e ci ha fatto sfogliare i nuovi volumi destinati a bambini e ragazzi.

Libri per bambini e ragazzi nella biblioteca dell’Istituto di Cultura di Amburgo

Passeggiando fra le alti pareti della sala tappezzate di libri fino al soffitto, sedute sulle poltroncine rosse riservare ai grandi eventi, affacciate alle vetrate con vista sugli alberi in fiore del giardino, abbiamo ritrovato tante vecchie conoscenze come i classici intramontabili di Gianni Rodari, Collodi e Mario Lodi, alcuni in versioni originali e altri in nuove pubblicazioni illustrate; le opere amatissime di Bianca Pitzorno e Roberto Piumini fra cui le esilaranti avventure di Lavinia e il delicatissimo “Mattia e il nonno”; abbiamo scoperto i racconti più leggeri e divertenti di Geronimo Stilton, e sfogliato la serie dei Grandissimi che Edizioni EL ha dedicato a grandi personaggi della storia e della cultura italiane e internazionali. Per i piccolissimi ci sono a disposizione alcuni volumi di filastrocche e racconti brevi; e poi ancora libri sulle civiltà antiche ad esempio sull’impero romano e l’antica Grecia, volumi sui grandi filosofi, sull’astronomia e addirittura sui dinosauri. Ma soprattutto siamo rimaste entusiaste dei nuovi splendidi acquisti come gli albi illustrati da Marco Somà.

Fra l’offerta per adolescenti abbiamo apprezzato particolarmente i volumi di Zerocalcare e altre fantastiche graphic novel. Vale davvero la pena di fare un salto e dare una sbirciatina fra gli scaffali.

Orari d’apertura e prestito nella biblioteca dell’IIC di Amburgo

La biblioteca si trova all’interno dell’Istituto di Cultura di Amburgo nella Hansastr. 6, comodamente raggiungibile con la metropolitana U1, fermata di Hallerstraße.

Per accedere all’edificio si suona il campanello, chiedendo di visitare la biblioteca, che si trova al primo piano.

Gli orari fissi d’apertura sono:
martedì        10.00-12.30 e 14.00-15.00
mercoledì    10.00-12.30 e 14.00-15.00
giovedì         10.00-12.30 e 14.00-15.00

Tuttavia la bibliotecaria è disponibilissima a concordare il prestito e la restituzione in altri orari che siano conciliabili con le attività dell’istituto (tenendo conto ad esempio di mostre fotografiche e altri eventi).

Per informazioni e prenotazioni scrivete una mail a Stefania Frusciante:
biblioteca.iicamburgo@esteri.it

Consultando il catalogo OPAC online è possibile fare una ricerca di titoli specifici, di argomenti, autori o parole chiave. Si può anche prenotare il libro inviando una mail alla biblioteca e concordare con la bibliotecaria quando si desidera passare a ritirarlo.

Il prestito dei libri è previsto per 3 settimane e può essere prolungato. DVD e Blu Ray devo essere restituiti entro una settimana.

È in via di attivazione anche il prestito digitale di e-books e altri articoli tramite la rete MLOL.

Eventi in biblioteca a Amburgo – anche per bambini

Per gli adulti la biblioteca dell’Istituto accoglie volumi storici e classici della letteratura italiana, ma anche nuove uscite come i candidati al Premio Strega, inoltre al suo interno è allestito un palco rialzato sul quale si svolgono regolarmente presentazioni di libri con la partecipazione di autori, traduttori e altri artisti.

L’istituto propone anche eventi dedicati alle famiglie e ai bambini, promuovendo in particolare la diffusione della lettura e l’apprendimento della lingua italiana. In passato si sono già svolte letture animate, spettacoli di teatro e marionette, laboratori con illustratori e l’apprezzatissima festa della lettura nel periodo natalizio.

Insomma, tenete d’occhio il calendario degli eventi!

Iscrivetevi alla newsletter dell’Istituto per ricevere le informazioni sugli eventi.
Oppure seguitelo sui canali social facebook e Instagram.

Foto credits: Nicoletta Di Blasi

Intervista a Eleonora De Zordi della libreria online in Germania Italiano Bello

Per chi vive all’estero uno dei problemi più ricorrenti è l’acquisto di libri in lingua italiana. Che fai, li prendi quando vai in Italia? Rischi di ritrovarti una valigia pesantissima e dover pagare il supplemento come è successo a me. Li ordini online su siti italiani? Le spese di spedizione sono parecchio salate e poi non a tutti piace sostenere i giganti del commercio online.

“Magari ci fosse una libreria italiana da queste parti!” ci siamo dette spesso noi di Storie in valigia.

Poi abbiamo conosciuto Eleonora De Zordi, una giovane imprenditrice intraprendente e piena di entusiasmo che ha fondato una libreria italiana proprio da queste parti. La libreria Italiano Bello è nata nel febbraio del 2021 e da maggio è stato attivato il negozio online. Eleonora la gestisce da sola (insieme ad altri progetti) con il supporto del marito Daniel. Per il momento la libreria è attiva solo online, ma ci auguriamo che abbia successo e si trasformi presto in un negozio fisico.

Abbiamo fatto due chiacchiere con Eleonora che ci ha parlato dei suoi progetti e di come funziona la libreria.

Raccontaci qualcosa di te. Da dove vieni, da quanto tempo sei in Germania?

Vivo in Germania da circa 7 anni. Sono cresciuta a Bedero Valcuvia, un paesino vicino al lago Maggiore. La passione per le lingue mi ha portata prima a Milano e poi in Germania, a Heidelberg. Lì ho conosciuto il mio attuale marito e insieme ci siamo trasferiti più a nord, ad Amburgo, dove mi sono laureata in Linguistica Generale (M.A.). Oltre a insegnare l’italiano privatamente, adesso ho finalmente realizzato il mio sogno: aprire una libreria ed essere circondata da centinaia di libri!

Com’è nata l’idea della libreria italiana in Germania?

La libreria è parte del progetto Italiano Bello, che ha lo scopo di promuovere la lingua e la cultura italiane in Germania e in generale all’estero. È un sito dove si può imparare l’italiano con lezioni, storie e materiali gratuiti per studenti e insegnanti, bambini e adulti. Questo progetto mi sta particolarmente a cuore e ci dedico tutto il mio tempo. La libreria arricchisce e amplia questo progetto perché, si sa, senza un buon libro è impossibile imparare una lingua! Sia per gli adulti che imparano una lingua straniera, sia per i bambini che crescono monolingui o bilingui, i libri sono fondamentali.

La Libreria Italiano Bello ha una sede fisica?

La sede fisica è la nostra casa a Wapelfeld, un paesino a nord di Amburgo, una parte della quale è dedicata alla nostra libreria, al mio ufficio e al magazzino. Un giorno ci piacerebbe avere una libreria fisica in cui le persone possano venire a trovarci, ma di questi tempi è impossibile. Per questo la libreria al momento è solamente online.

Siamo specializzati nell’apprendimento dell’italiano, per questo nel nostro catalogo si trovano principalmente libri di italiano come lingua straniera, sia di case editrici tedesche che italiane, per studenti, insegnanti e scuole.

Oltre a questo abbiamo anche libri per bambini e ragazzi di piccole e grandi case editrici, sia bilingui tedesco-italiani che monolingui italiani.

Siamo una libreria indipendente, quindi scegliamo noi le case editrici e i libri che vogliamo proporre e il nostro catalogo diventa ogni settimana più ampio. Ci sono così tanti libri e case editrici meravigliose che è davvero difficile scegliere! Fosse per noi li prenderemmo tutti, ma acquistare libri rappresenta chiaramente un grande investimento, per questo dobbiamo compiere delle scelte.

Ah, non dimentichiamo che abbiamo anche un carinissimo reparto cartoleria!

Come si può acquistare da Italiano Bello?

È facile, funziona come un qualsiasi shop online: basta andare sul sito italiano-bello.com, nella sezione Shop, e lì si trovano tutti i libri divisi per categoria.
È possibile anche filtrare la ricerca, ad esempio per livello d’italiano, età del bambino o anche per tema, come panda, gatti o dinosauri. Il sito è disponibile in tedesco, inglese e stiamo lavorando anche alla versione in italiano.

Quali sono i vantaggi per chi acquista dalla Libreria Italiano Bello?

Oltre a sostenere una piccola libreria indipendente, acquistando da noi si contribuisce all’ampliamento del sito Italiano Bello e quindi alla creazione di storie e materiali gratuiti per tutti, studenti e insegnanti, grandi e piccini.

Inoltre da noi si possono trovare libri per lo studio dell’italiano tutti raggruppati in un unico luogo, con una navigazione facile e ben strutturata, permettendo quindi di avere una panoramica chiara e completa su cosa offre il mercato e di cosa si potrebbe aver bisogno per imparare al meglio la lingua.

Da noi trovate una selezione di cartonati, albi illustrati e romanzi per bambini e ragazzi di case editrici italiane, che sono altrimenti difficili da reperire in Germania, e un’ampia scelta di albi bilingue italiano-tedesco. Stiamo selezionando altri titoli e ampliamo continuamente il catalogo.

Poi abbiamo una sezione con consigli e recensioni e forniamo anche una consulenza personale rapida e gratuita.

Per ordini sopra i 19 euro la spedizione è gratuita, e in quanto a velocità di spedizione non abbiamo nulla da invidiare ad Amazon: gli ordini vengono preparati e spediti velocemente, anche lo stesso giorno, e il pagamento è sicuro. Per qualsiasi dubbio o problema basta scrivermi un’email e aiuto volentieri.

Se invece guardiamo il lato economico, in Germania c’è la legge del prezzo fisso: tutti i libri di editori tedeschi hanno lo stesso prezzo in tutte le librerie o piattaforme online, per questo non esiste concorrenza sui libri. Per i libri italiani invece è un altro discorso, perché non sono soggetti a questa legge, quindi i prezzi che si trovano sul mercato tedesco sono molto differenti. Noi cerchiamo, dove possibile, di mantenere lo stesso prezzo che in Italia – cosa di cui andiamo orgogliosi – o aumentiamo solo il necessario per coprire le spese d’importazione, che però, purtroppo, a volte sono molto alte.  

Per la crescita bilingue è importante che i bambini leggano tanto in entrambe le lingue, per questo vogliamo diventare un punto di riferimento per i genitori che si trovano in Germania: un luogo dove trovare libri in italiano per i propri bimbi in modo facile, comodo e sicuro, senza pagare spese di spedizione esagerate!

Ringraziamo Eleonora per averci fatto sbirciare nel suo progetto e le auguriamo di poter presto realizzare il sogno di trasformare la libreria Italiano Bello in una libreria fisica ad Amburgo!

Contatti:
Italiano Bello UG (haftungsbeschränkt)
Titolare: Eleonora De Zordi
Hauptrstr. 18, 24594 Wapelfeld
ellie@italiano-bello.com

L’italiano nelle scuole di Amburgo: i corsi HSU italiano come lingua d’origine

Per molte famiglie bilingui amburghesi è importante che i propri figli e le proprie figlie imparino l’italiano, ma spesso nella routine quotidiana è difficile star dietro anche a questo.
Vi presentiamo una magnifica iniziativa delle autorità scolastiche di Amburgo per l’apprendimento della lingua d’origine: i corsi scolastici HSU italiano come lingua d’origine.

Il multilinguismo è una risorsa preziosa.

Le autorità scolastiche amburghesi se ne sono accorte già da tempo e hanno deciso di offrire a bambini e ragazzi bilingui o plurilingui la possibilità di imparare la (seconda) madrelingua in un contesto scolastico – si tratta dei corsi Herkunftssprachenunterricht (HSU – insegnamento della lingua d’origine). Fra le lingue offerte nelle scuole di Amburgo come HSU c’è anche l’italiano.

Cosa sono i corsi HSU di Amburgo (insegnamento della lingua d’origine)

Alunni e alunne di madrelingua italiana possono scegliere di frequentare un corso scolastico d’italiano come materia supplementare (HSU di tipo A). Sono corsi pomeridiani, hanno la durata di tre ore a settimana e sono completamente gratuiti. Le lezioni si svolgono in alcune scuole amburghesi che li ospitano, ma sono indipendenti dalla singola scuola e possono essere frequentati anche da alunni di altre scuole (hanno luogo il pomeriggio proprio per dare la possibilità a tutti di partecipare). I corsi sono eterogenei sia per l’età che per il livello d’italiano e per questo spesso gli alunni e le alunne vengono divisi in gruppi e ogni gruppo segue un proprio programma.

Cosa si fa nei corsi HSU di Amburgo

A discrezione dell’insegnante e in base all’età e al livello si lavora con libri di testo, eserciziari, fotocopie, lettura di libri, canzoni ed altro.
Le lezioni si svolgono sulla base di programmi quadro, esercitando le 4 abilità di lettura, scrittura, ascolto e produzione orale. Si affrontano sia la grammatica e l’ortografia dell’italiano, sia temi culturali legati all’Italia, ad esempio tradizioni, storia, geografia ecc.
Durante l’anno si svolgono regolarmente test e verifiche scritte come in tutte le altre materie e viene valutato sia il rendimento orale che quello scritto.

Come e quando iscriversi ai corsi HSU di Amburgo per l’italiano

I bambini e le bambine possono frequentare dall’inizio della scuola primaria (eventualmente anche Vorschule) fino alla fine del percorso scolastico.
Si tratta di corsi volontari, tuttavia all’inizio dell’anno scolastico è necessario iscriversi compilando un apposito modulo e la frequenza è poi obbligatoria per l’anno a cui ci si è iscritti. Qui trovate il modulo d’iscrizione dalla 7a classe.
Quest’anno i corsi inizieranno nella seconda metà di agosto.
Ecco la lista dei corsi attualmente attivi e gli indirizzi mail per contattare gli insegnanti e fare l’iscrizione:

Schule Knauerstraße, Eppendorf, dalla 1a alla 4a classe lunedì 15.45-18.00

Friedrich-Ebert-Gymnasium, Harburg, dalla 1a alla 7a classe martedì 15.30-17.45

Grundschule Traberweg, Farmsen, dalla 1a alla 7a classe mercoledì 15.50-18.00

Louise Schroeder Schule, Altona, dalla 1a alla 7a classe giovedì 15.30-17.45

Gymnasium Corvey, Eppendorf/Lockstedt, dalla 5a alla 7a classe venerdì 15.30-17.45

(Per informazioni sui corsi qui sopra rivolgetevi alla nuova docente Simona Rasi: simona.rasi@mycorvey.de)

Emilie Wüstenfeld Gymnasium, zona Schlump, dall’ottava classe 
mercoledì 16.15-18.30 (corso avanzato) 
giovedì 16.15-18.30 (principianti)

(Per informazioni sui corsi che si svolgono in questa scuola rivolgetevi al docente Giuseppe Spallino: giuseppe.spallino@bsb.hamburg.de)

Valutazione e voto in pagella per i corsi d’italiano HSU

Uno degli aspetti più positivi dell’HSU è che gli alunni e le alunne ricevono un riconoscimento ufficiale per i loro sforzi: alla fine di ogni quadrimestre l’insegnante d’italiano comunica alla scuola d’origine il voto e quindi sulla pagella compare poi l’italiano come materia aggiuntiva insieme al voto ottenuto – che poi fa media insieme agli altri voti.

Attivare nuovi corsi d’italiano HSU ad Amburgo

Ovviamente i corsi vengono offerti solo in alcune scuole e non ce ne sono in tutti i quartieri. Se non ci sono corsi nel vostro quartiere è anche possibile fare richiesta per l’attivazione di un nuovo corso. In questo caso è necessario avere almeno 15 partecipanti che si iscrivano in modo vincolante per un anno scolastico. A questo proposito si possono contattare direttamente i docenti.

Valorizziamo il potenziale del bilinguismo

Circa il 40% della popolazione scolastica amburghese cresce in un ambiente bilingue o multilingue. Questo costituisce un enorme bacino di conoscenze (inter)culturali e linguistiche e uno straordinario potenziale per la società di domani.
Supportare i ragazzi e le ragazze nello sviluppo del bilinguismo – anche attraverso i corsi HSU – significa rafforzare la loro consapevolezza (inter)culturale e la loro fiducia nelle proprie capacità e competenze. Inoltre una buona padronanza consapevolezza della lingua madre migliora l’apprendimento di altre lingue.

Sulla nostra pagina dedicata all’italiano nella scuola trovate le informazioni aggiornate sui corsi e su altre possibilità di imparare l’italiano nelle scuole: https://bimbiitalianiamburgo.com/eventi-italiano/litaliano-nelle-scuole/

Link di riferimento della Schulbehörde:

Opuscolo in lingua italiana sull’insegnamento dell’italiano a scuola come HSU ad Amburgo: https://www.hamburg.de/contentblob/15133418/4e410032b2227e35c17c5929fa099340/data/italienisch.pdf

Podcast in italiano insegnamento della lingua d’origine ad Amburgo: https://www.hamburg.de/contentblob/15002310/badcf1186cbc505d4a811890b70c5cdc/data/italienisch.mp4

Moduli d’iscrizione per i corsi HSU pomeridiani nelle scuole superiori: https://www.hamburg.de/contentblob/13462788/20730f0ade5d4c0a7fc46f0d0b19e347/data/anmeldebogen-schuluebergreifende-sprachangebote-schwerpunkt-herkunftssprachen-sek-i-2020-21.pdf

Podcast in italiano con informazioni aggiornate sull’inizio dell’anno scolastico ad Amburgo: Podcast in 17 Sprachen zu aktuellen schulischen Themen – Landesinstitut Hamburg

Cartae – storytelling e sviluppo linguistico 5 proposte di utilizzo in ambito bilingue

Cos’è Cartae

Anzi, iniziamo da cosa non è: non è un mazzo di carte come gli altri.
Sono 40 carte illustrate da 40 artisti diversi.
Ogni carta è una piccola opera d’arte e rappresenta un mondo sé, ma può interagire con le altre; ognuna è partita da un’emozione, da una sensazione ma non ci svela la propria storia e si trasforma di volta in volta grazie all’interazione con chi la osserva.
Le Cartae offrono stimoli e punti di partenza, si prestano a diversi livelli di lettura e interpretazione interagendo con chi le incontra.
Una scelta molto interessante è quella del retro delle carte: ognuna è di un colore diverso e quindi il mazzo rovesciato si presenta come una tavolozza di colori da combinare ed esplorare.
Il progetto è nato da un’idea del collettivo formato da Giancarlo Chirico (filosofo, scrittore e cantafiabe filisofico), Gianluca Marasca (fisiatra neurocognitivo, ricercatore e artista) e Luisella Zambon (grafica e illustratrice).

Come usare Cartae

Le Cartae sono indipendenti. Non essendo imbrigliate in un gioco e non avendo istruzioni per l’uso, lasciano aperte infinite possibilità. Si possono utilizzare in ambito ludico, ma anche terapeutico, formativo o creativo. Sicuramente sono adattissime a laboratori in ambito artistico come ispirazione e piccolo museo portatile, ma anche nello storytelling e nello sviluppo linguistico.

L’utilizzo delle carte in un contesto bilingue

Chi ha a che fare con bambini bilingui è spesso alla ricerca di nuovi stimoli per favorire la produzione linguistica.
In questo il pregio delle Cartae è di essere “silent”, di non contenere parole; sta a noi dargli voce, descriverle, raccontarle, immaginare da dove vengono o cosa rappresentano. Se le utilizziamo in un preciso contesto linguistico o in un momento dedicato a una particolare lingua si adatteranno a quel contesto linguistico e culturale.
Le immagini non sono scontate. Sono ricche di significati, invitano a fare associazioni, a scoprire particolari, suscitano emozioni – anche contrastanti. Pongono domande e, poiché non danno risposte, invitano a discutere.
Ogni carta ha un proprio stile ed entra in relazione diversamente con persone ed esperienze culturali diverse. Alcune attirano soprattutto i bambini, altre esercitano un fascino particolare sugli adolescenti.

Sviluppo linguistico e storytelling: 5 proposte per usare Cartae

Noi le abbiamo sperimentate ed ecco 5 proposte per interagire con le Cartae insieme a bambini e adolescenti bilingui stimolandoli nella produzione linguistica della lingua debole:

1) Immagini

Disponete le carte ad una ad una sul tavolo con le immagini visibili, poi chiedete al bambino di sceglierne 5 o 6 che lo colpiscono o lo incuriosiscono particolarmente – non devono necessariamente essere le sue preferite. Poi chiedetegli di disporle sul tavolo come preferisce, mettendole ad esempio a gruppi o in fila secondo le sue preferenze. A questo punto avrà avuto tempo di osservare le immagini e di riflettere, quindi potrete chiedergli di spiegarvi perché le ha disposte proprio in questo modo. Da qui potrete partire per approfondire l’osservazione delle carte e scoprire quali associazioni hanno risvegliato e quali emozioni hanno suscitato.
Per noi è stato un percorso molto interessante, dal primo impulso all’osservazione attenta e silenziosa fino alla discussione, che a questo punto è risultata spontanea e approfondita.

2) Tavola cromatica

Disponete le carte sul tavolo in ordine sparso in modo che sia visibile solo il retro, quindi la parte monocromatica. Chiedete al bambino di metterle in ordine secondo un proprio criterio – contrasti, chiari/scuri, tonalità simili o qualunque cosa gli faccia piacere. Si possono mettere in fila, organizzarle in gruppi, in un grande quadrato, anche toglierne alcune. Poi chiedetegli di scegliere 5 o 6 carte, magari una combinazione cromatica che gli piace particolarmente. A questo punto si può parlare dei colori, definirli, associarli a qualche oggetto o esperienza: un verde-foglia-di-ciliegio, un rosso-geranio-della-nonna. Infine fategliele girare e assaporate il momento della scoperta. Ci saranno delle belle sorprese e magari delle delusioni, carte che da un lato sembrano star bene insieme mentre dall’altro stonano, altre che associate raccontano qualcosa o suscitano ricordi. Anche in questo approccio alla fine la discussione è nata spontaneamente e ha iniziato a scorrere sulla scia dell’esperienza visiva appena fatta.

3) Laboratorio artistico

Fate scegliere al bambino una sola carta (fra tutte le carte 40 o fra una preselezione) e chiedetegli di osservarla attentamente. Intanto preparate un foglio bianco A3 e del materiale da disegno, matite o colori a cera vanno benissimo. Un consiglio da artisti: sempre meglio utilizzare materiali di qualità come carta robusta da disegno e matite ad alta pigmentazione; costano di più, ma la lavorazione è più piacevole e il risultato migliore. Fate mettere al bambino la carta sul foglio dove preferisce e chiedetegli di continuare il disegno, come se la carta fosse solo un dettaglio di un quadro più grande. Poi parlatene, chiedetegli cosa ha disegnato, come ha avuto l’idea; potrebbe anche nascerne una storia.  

4) Laboratorio musicale

Preparate degli strumenti musicali come maracas, xilofono, flauto, triangolo, tamburo ecc. oppure oggetti con cui produrre suoni diversi come tappi delle pentole, oggetti di legno, bicchieri di vetro, carta stagnola, corda per saltare. Fate scegliere al bambino 3 o 4 carte che preferisce e chiedetegli cosa lo ha colpito di queste carte. Adesso invitatelo ad associare a ciascuna carta dei suoni in base a quello che la carta suscita in lui – suoni bassi di paura, acuti come grida di gioia, scalpiccio di piedi, fruscio di vestiti, cinguettio di uccellini e così via, continuando ad aggiungere suoni e melodie, e magari sviluppando una storia. Potrete anche registrare i suoni della vostra storia o aggiungere delle parole.

5) Quadro materico

Fate scegliere al bambino una sola carta (fra tutte quelle del mazzo o fra una preselezione), lasciate che la osservi attentamente e chiedetegli cosa lo colpisce o lo interessa particolarmente. Invitatelo a fare delle associazioni e a cercare degli oggetti da abbinare alla carta. Chiedetegli di spiegarvi come e perché ha scelto questi oggetti, e di disporli intorno alla carta come preferisce, seguendo criteri propri. Alla fine osservate il quadro materico, fate una foto e se vi fa piacere condividetela con noi (#storieinvaligia #cartae #quadro materico).

Il nostro consiglio più prezioso: dopo averle scoperte insieme e aver fatto qualche prova, datele a loro e chiedetegli di inventare un gioco.

Noi saremmo proprio curiose di vedere quali idee ne vengono fuori.

È proprio questo il fascino e il segreto delle Cartae: creano indipendenza e aiutano a pensare differente.

Se vi abbiamo incuriosito, qui potete seguire Cartae su fb https://www.facebook.com/cartografiaestetica (trovate anche le informazioni e i contatti per l’acquisto).

Ed ecco qua i 40 artisti di Cartae:
Andrea Antinori – Bankeri – Vittore Baroni – Michela Baso – Nicoletta Bertelle – Alice Bruscoli – Davide Calì – Cipstrega – Mariachiara Di Giorgio – Cinzia Ghigliano – Armin Greder – Ilaria Guarducci – Valenzia Lafratta – Bimba Landmann – Giovanna Lopalco – Luogo Comune – Gianluca Marasca – Gioia Marchegiani – Marco Marinangeli – Laurent Moreau – Valerio Muscella – omino71 – Francesco Orazzini – Francesca Oro – Igea Paiano – Claudia Palmarucci – Daniela Pareschi – Marilena Pasini – Giulia Pastorino – Valerietto Paternesi – Pax Paloscia – Giovanna Ranaldi – Re Barbus – Michele Rocchetti – Barbara Sabbi – Giulia Sollai – Sara Stefanini – Daniela Tieni – Paola Valori – Clara Woods.

La nascita di un progetto: MärchenZeit in Valigia

In settembre riceviamo una mail con una proposta di collaborazione. È Sigrid di MärchenZeit. Ha sentito parlare di noi durante un corso di formazione sulla promozione della lettura e poiché è un’amante della lingua italiana le è venuta l’idea di proporre eventi bilingui.

Sigrid di MärchenZeit. Ha sentito parlare di noi durante un corso di formazione sulla promozione della lettura. Ci propone di collaborare a eventi bilingui.


Il caso vuole che anche noi stiamo da tempo riflettendo su come ripetere l’esperienza di lettura bilingue proposta per il Bundesweiter Vorlesetag.
Qualche mail, un paio di telefonate e un appuntamento per conoscerci finalmente di persona. Ma arriva il secondo lockdown. Ormai siamo abituate a una certa flessibilità, tutte e tre abbiamo già fatto le nostre esperienze online e decidiamo di partire così: a distanza.

Da inizio gennaio ci incontriamo una volta a settimana in videoconferenza. Iniziamo a prendere confidenza, Silvia e io raccontiamo le nostre esperienze di lettura, Sigrid ci parla del lavoro di cantastorie e delle collaborazioni in radio. Ci divertiamo. Può funzionare.

Nei numerosi incontri di videoconferenza iniziamo a prendere confidenza. Sigrid ci parla del lavoro di cantastorie e delle collaborazioni in radio. Ci divertiamo.


Iniziamo a pensare a un formato bilingue, a come fondere insieme le esperienze senza fare un semplice collage. Proponiamo qualche tema. Pensiamo alle favole tradizionali che racconta Sigrid, cerchiamo qualcosa che ci ispiri. E arriviamo a Cappuccetto rosso: ce ne sono molte versioni e rivisitazioni, da Gianni Rodari a Bruno Munari, fino al più recente Attenti alle ragazze di Tony Blundell, fresco di stampa in Italia per Il barbagianni editore. Il tema è perfetto.

Possiamo iniziare a lavorarci.
Creiamo un dialogo bilingue, lo limiamo, lo tagliamo, aggiungiamo di nuovo. Pensiamo a come affrontare gli albi: mostrare solo le illustrazioni, leggerli o raccontarli, in entrambe le lingue o in una sola? Intanto scegliamo la data e questo ci obbliga a darci un ritmo e delle scadenze. Prepariamo locandina e trailer, facciamo le prove – tutto a distanza. 

E finalmente il 23 febbraio abbiamo fatto il primo videomeeting live bilingue!


Ci siamo divertite molto e siamo proprio soddisfatte del risultato.
Il lavoro di preparazione è stato lungo e intenso, ma ne è valsa la pena. Sono previsti altri due incontri online e poi speriamo di poterci conoscere di persona e di poter finalmente organizzare una lettura in presenza!

Bücherhäuschen – scambio di libri per bambini ad Amburgo

Ad Amburgo e dintorni stanno spuntando 16 casette per lo scambio gratuito di libri.

Ogni tanto fa bene leggere qualche bella notizia. E questa è una di quelle piccole buone notizie che nel loro piccolo aiutano a rendere il mondo un pochino più luminoso e sorridente. È un progetto che unisce sostenibilità e promozione della lettura, che aiuta a praticare la condivisione e il senso civico. Ci piace proprio!

Come è nato il progetto amburghese di scambio di libri per bambini e ragazzi

Nel 2019, in occasione della 15a Festa della lettura, l’associazione Seiteneinsteiger e. V. aveva lanciato l’idea di istallare in città dei punti per lo scambio gratuito di libri per bambini. Grazie al lavoro di Seiteneinsteiger e. V. e al finanziamento da parte della fondazione Saga GWG Nachbarschaft Stiftung, in estate sono state montate le prime casette dei libri.

Cosa sono e come funzionano le casette dei libri di Amburgo

Sono delle bellissime mini-biblioteche a forma di casetta realizzate in legno da un artigiano del posto, la Werkkiste. Piccole, robuste e di facile accesso, permettono di prendere e depositare libri per bambini e ragazzi in modo assolutamente gratuito. Le Bücherhäuschen si trovano ad esempio all’esterno di scuole dell’infanzia, centri commerciali e centri culturali. Basta andare sul posto con libro, depositarlo nella casetta e prelevarne uno da portare a casa e leggere.

Ecco la lista completa (aggiornata a dicembre 2020) delle casette già attive e in preparazione.

Nord
Schule an der Gartenstadt (Stephanstraße 103, 22047 Hamburg)
Schulhäuschen Knauerstraße (Knauerstraße 22, 20249 Hamburg)

Wandsbek
Kulturladen Brakula (Bramfelder Chaussee 265, 22177 Hamburg)
Bauspielplatz Tegelsbarg (Högenredder, 22399 Hamburg), in preparazione
Kinder-Leseclub im Saselhaus (Saseler Parkweg 3, 22393 Hamburg)

Eimsbüttel
Vor der „Hörwelt Niendorf” (Rudolf-Klug-Weg 5, 22455 Hamburg)
Platz ohne Namen (“Glücksburger Platz”,  22769 Hamburg)
Zukunfstwerkstatt Lokstedt (Grelckstraße 30, 22529 Hamburg), in preparazione

Altona
Bücherparadies Iserbrook (Schenefelder Landstraße 206, 22589 Hamburg)
Passage Große Bergstraße (Große Bergstr. 152-162, 22767 Hamburg)

Mitte
JUKZ am Stintfang (Alfred-Wegener-Weg 3, 20459 Hamburg)
Katholische Familienbildungsstätte Hamburg e.V. (Lübecker Straße 101, 22087 Hamburg), in preparazione

Harburg
Elternschule Harburg (Maretstraße 50, 21073 Hamburg), in preparazione

Fuori città
Grundschule Grönwohld (Bahnhofstraße 3, 22956 Grönwohld, Schleswig-Holstein) in  preparazione
VHS Buxtehude (Bertha-von-Suttner-Allee 9, 21614 Buxtehude, Niedersachsen)

Poiché alcune casette si trovano in luoghi non sempre accessibili come i cortili o giardini di  scuole o centri culturali, si consiglia di consultare questa pagina per verificare gli eventuali orari di accesso: https://www.lesefest-seiteneinsteiger.de/festival-2020/buecherhaeuschen/

Tra l’altro le casette non sono riservate solo a libri in tedesco, quindi potreste trovarci anche libri in altre lingue e andare alla scoperta di altre culture. E chissà che prima o poi non riusciamo a istallarne una dedicata all’italiano.

Se vi capita di passare da quelle parti non dimenticate di portare un libro!

Le casette in costruzione nella Werkkiste di Altona

(L’utilizzo delle immagini è stato gentilmente concesso da Seiteneinsteiger e.V.)

“Io dormo da solo”

Un albo illustrato in aiuto ai genitori dei piccoli italo-amburghesi

In questo periodo di sospensione delle nostre letture in italiano ai bimbi italo-amburghesi, non abbiamo mai smesso di cercare nuove storie da leggere, nuove illustrazioni in cui perderci, nuovi albi da sfogliare.

Scoprire novità, approfondire argomenti e modalità di approccio alla lettura, formarsi… ci stanno aiutando a mantenere ferma la speranza e a proiettarci in un prossimo futuro, quando finalmente sarà di nuovo possibile leggere ai bambini e incontrarsi tra famiglie.

Per questo motivo, quando ho avuto la possibilità di sfogliare l’albo “Io dormo da solo” scritto da Irene Marzi e illustrato da Nicoletta Manno, uscito a fine settembre per Valentina Edizioni, ho colto una potenziale e interessante lettura per la fascia più giovane dei nostri frequentatori delle letture animate (3-5 anni): un racconto delicato e ben illustrato sul tema del co-sleeping, affrontato in maniera del tutto diversa rispetto a quanto accade qui in Germania.

La storia

Giulio è un simpatico bimbetto sui tre anni o giù di lì, che non ne vuole sapere di andare a dormire da solo, nella sua bellissima cameretta. Il rituale per andare a nanna e aiutare a lasciarsi andare al sonno è “da manuale”: luci abbassate, pigiamino, denti, pipì, storia della buonanotte… ma non c’è verso di fargli lasciare il caldo posticino nel lettone di mamma e papà. Però Lettino, con l’aiuto della mamma (e quello indiretto dei componenti della sua cameretta che contribuiscono a creare un ambiente sicuro e accogliente), riesce nell’intento di convincere il piccolo protagonista, che alla fine prende la decisione urgente e improrogabile di dormire da solo! (con tanto di punto esclamativo)

Perché può essere una lettura stimolante per i nostri piccoli italo-amburghesi?

Devo confessare che questo albo illustrato mi ha subito convinto per quanto riguarda il linguaggio visivo e il personalissimo stile delle illustrazioni di Nicoletta Manno (che alludono in qualche modo alle pulcette di Beatrice Alemagna) e per il punto di vista empatico e peculiare offerto dall’autrice Irene Marzi nell’affidare la voce narrante al lettino, ma ha suscitato in me anche qualche resistenza, dovuta alla mia personale visione su come affrontare da genitore un tema così delicato e individuale nello sviluppo del bambino, quale il co-sleeping.

In generale, e a livello del tutto personale, non sono una grande amante dei libri “medicina”, nati espressamente per risolvere un determinato problema “educativo”. Ritengo che la gestione di una fase così delicata non possa non passare attraverso la personalità e fase di sviluppo di ogni singolo bambino e dalla “alchimia” di esigenze e relazioni di ogni nucleo familiare. 

Tuttavia riconosco che un albo illustrato come questo possa essere di grande aiuto alle famiglie italiane, che si trovano ad affrontare questioni pratiche di genitorialità con un patrimonio culturale differente rispetto all’ambiente in cui vivono e con cui sono costrette a raffrontarsi.

E ciò proprio per quegli stessi motivi che sulla mia pelle hanno suscitato qualche perplessità:

  • I “libri medicina”, ossia libri scritti espressamente per affrontare una certa difficoltà a carattere “educativo”, dando più importanza al conseguimento di un particolare obiettivo piuttosto che alla storia in sè, sono quasi del tutto assenti nella panoramica editoriale tedesca dedicata all’infanzia. Ad esempio, in Germania, gli stessi mini libri da lettura condivisa dedicati al rituale della buonanotte non focalizzano l’attenzione sul “dove” si dorme (lettone, lettino, nella camera dei genitori o da soli…) quanto piuttosto offrono simpatiche storie in cui i protagonisti arrivano ad un lungo sonno rigenerante (non importa dove). La differenza degli obiettivi fa sì che i genitori di cultura italiana si sentano molto spesso soli e spaesati e non riescano a confrontarsi appieno con le altre famiglie che li circondano, senza gli strumenti adatti per cercare da soli spunti per risolvere quel particolare problema. Il “libro medicina” in questo senso può essere per loro forse l’unico esempio nel dimostrare con le proprie parole al bambino che il “problema” non è solo suo, ma di tanti altri;
  • Mentre il pediatra tedesco si focalizza molto strettamente sulle questioni mediche legate allo sviluppo del bambino e si limita a fornire al genitore semplici opuscoli sulle linee guida per far fronte alle problematiche legate alla crescita (allattamento, svezzamento, sonno, esposizione agli schermi, attività fisica…) senza fornire prescrizioni o consigli specifici, il genitore italiano è invece abituato a far riferimento alle istruzioni del medico anche per tutta la sfera legata alla puericultura. Per questo motivo, molto spesso quassù si sente sperso e non seguito pienamente nelle questioni legate alle normali fasi di crescita del proprio bambino. “Io dormo da solo” può essere per loro rassicurante, una sorta di guida in famiglia per raggiungere assieme al proprio bambino quell’obiettivo auspicato di un sonno autonomo e indipendente.
  • Le storie tedesche per la buonanotte per i più piccolini hanno essenzialmente per protagonista animali in cui immedesimarsi: mamme e papà con i loro cuccioli in ogni forma animale suscitano tenerezza e aiutano il bambino a concentrarsi sul sentimento, lasciando libera l’individualizzazione di chi legge. Con un’attitudine tutta italiana, Irene Marzi ha avuto il colpo di genio di dar vita agli elementi dell’ambiente del bambino, facendoli diventare un vero e proprio gruppo di amici, ciascuno colorato, con un nome e la propria voce. In questo modo, il piccolo lettore prende coscienza e fa “amicizia” con l’ambiente che lo circonda e lo deve accogliere nel delicato momento dell’addormentamento. È un modo caldo e “coccoloso” per “prendere le misure” con l’ambiente, gli oggetti e le routine quotidiane che circondano il bambino in quella precisa fase di sviluppo, meno asettica e “enciclopedica” dei Wimmelbücher così apprezzati tra i 3-5enni di queste latitudini.

Con questa prima lettura personale, mi sento di concludere che “Io dormo da solo” può essere un valido albo illustrato scritto per noi genitori, per aiutarci a trovare soluzioni creative e pratiche per superare una questione complessa per gli equilibri della famiglia nel processo di crescita dei nostri figli. 

A maggior ragione quando si tratta di genitori “spaesati”, che si ritrovano in contesti culturali differenti da quelli di origine e senza il sostegno di una visione comune della questione; proprio perché le modalità di scrittura di Irene Marzi rispecchiano psicologie e approcci tipicamente nostri, in cui ci viene più facile riconoscerci.

E i bambini? Quali emozioni suscitano in loro una narrazione di questo tipo? 

A queste domande vorrei tentare una risposta quando riprenderemo le letture in presenza, a meno che qualche famiglia italo-amburghese non lo abbia presto tra le mani e ci faccia sapere cosa ne pensano i loro bimbi.

Perché osservare le reazioni dei più piccoli ed avere il loro punto di vista personale rispetto a questa narrazione sarebbe in ogni caso particolarmente interessante, può portare a piacevoli colpi di scena… e magari condurci ad una piacevole lettura animata!

“Io dormo da solo”, di Irene Marzi e Nicoletta Manno, Settembre 2020, Valentina Edizioni – dai 3 anni